TEMATICA 2

Obiettivi

Aumentare la consapevolezza sugli stereotipi

Le attività di questo argomento mirano a sensibilizzare sugli stereotipi e su come siamo influenzati nella nostra vita quotidiana da essi.

Ridurre l’influenza degli stereotipi

Le attività si concentrano sulla riduzione dell’influenza degli stereotipi tra i giovani e sui professionisti dell’animazione socioeducativa.

Usa la giustizia riparativa per risolvere i malintesi

Utilizzando i valori di giustizia riparativa di equilibrio e rispetto, questo argomento ruota attorno alla risoluzione di conflitti e incomprensioni tra i giovani a causa di stereotipi.

Smartphone, computer (PC, laptop o tablet), connessione Internet stabile, piattaforma per riunioni digitali (ad es. Zoom)

Per le attività in presenza: ampia sala, maxischermo/proiettore

Si prega di fare riferimento ai dettagli dell’attività per sapere esattamente quali materiali sono necessari per loro in particolare.

Si prega di fare riferimento ai dettagli dell’attività per sapere esattamente quali piattaforme sono necessarie per loro in particolare.

Attività

Ruolo digitale in un murale

Un’attività che combina disegni e collage su Antigone e Creonte e l’interpretazione dei loro ruoli e della loro storia.

70-90 min

12-15 pers.

in linea

Ce n’è sempre a sufficienza

L’improvvisazione e la recitazione sono fondamentali in questa attività incentrata sulla sensibilizzazione sugli stereotipi prevalenti e sugli stereotipi nascosti e sui loro sentimenti e pensieri collegati.

20+ min

4-15 pers.

presenziale

Indovina lo Stereotipo

Questa attività combina l’analisi della danza tradizionale per gli stereotipi, così come l’apprendimento di una nuova abilità e danza e la combinazione dell’argomento delicato con il movimento del corpo.

30-60 min

1-20 pers.

adattabile

Differenze di Flamenco

Questa attività evidenzia come gli stereotipi vengano riprodotti anche nei balli tradizionali (i balli possono essere adattati al paese).

60 min

min 5 pers.

adattabile

Mettiti nei panni degli altri

Combinando recitazione e narrazione, questa attività si concentra su come i partecipanti stessi hanno sperimentato gli stereotipi e possono condividerli con gli altri in modo coinvolgente.

120 min

8-10 pers.

adattabile

Tutti sullo stesso treno

Un’attività coinvolgente in cui i partecipanti si confrontano direttamente con gli stereotipi e la propria percezione delle altre persone.

90 min

5-20 pers.

presenziale

Ruolo digitale in un murale

Durata stimata: 70-90 min

Numero approx. di partecipanti: 12-15 partecipanti

Obiettivi formativi:

  • I partecipanti potranno interagire attraverso Google Drawings e condividere file creativi
  • Cooperare ad un lavoro di gruppo digitale
  • Stimolare l’aiuto e il sostegno reciproco
  • Fornire le basi dell’apprendimento digitale
  • Riconoscere e trasporre le emozioni in arte digitale

Materiale: Accesso a Google Drive e Google Drawings; Computer o telefono; Piattaforma digitale, es Zoom, Webex, MS Teams, Skype o similari.

Descrizione: Fase 1 – Creazione: 20-25 min

Tutti partecipanti devono lasciare le telecamere accese in modo che possano vedersi. Il facilitatore invia loro un collegamento a un “muro” di Google Drawing [uno per entrambi i sottogruppi]. Ogni sottogruppo crea due sagome umane sul Google Drawings Wall: una sagoma di Antigone e una sagoma di Creonte. Successivamente viene chiesto loro di mappare visivamente le relazioni tra le caratteristiche-emozioni e i comportamenti-azioni dei due personaggi, scrivendo: a. All’interno di ogni figura: cosa sente e in cosa crede, che il ruolo ricopre, b. Fuori dagli confini: come gli altri lo percepiscono e come si sentono riguardo alle sue azioni.

Nelle stanze i partecipanti creano un disegno-collage creativo attorno alle due sagome, comprese di parole e frasi aggiunte; vengono creati 3-5 collage digitali.

Fase 2- Condivisione on-line: 10-15 min

I partecipanti tornano in plenaria e condividono il loro disegno, leggono le frasi e le parole e spiegano i loro processi creativi.

Fase 3: 15-20 min- Disegno Digitale di gruppo

Il facilitatore chiede ai partecipanti di ricreare un collage comune basato sui due contorni di Antigone e Creonte [di ogni gruppo] e di scegliere quali figure, caratteristiche, stereotipi, parole manterranno nel loro collage collettivo.

Fase 4 – Riflessione: 10 min

Il facilitatore chiede ai ragazzi che cosa si porteranno a casa dall’esperienza, che cosa hanno imparato di nuovo, invitandoli a condividere i propri pensieri, le proprie emozioni e le proprie domande. Una volta raccolti i feedback, il facilitatore ringrazia e invita i partecipanti a salvare i disegni prodotti.

Ce n’è sempre a sufficienza

Durata stimata: 20-30 min a coppia

Numero approx. di partecipanti: Suggeriamo fino a 15. Se sono più partecipanti, non tutti dovrebbero essere divisi in coppie, ma chi rimane senza fa da pubblico e non prepara una scena. Suggeriamo un massimo di 4 coppie in totale.

Obiettivi formativi:

  • Sviluppare una visione psicologica più profonda
  • Comprendere che non bisogna giudicare le persone con un solo sguardo
  • Imparare a mettersi in discussion, a pensare in maniera meno superficiale senza farsi guidare dagli stereotipi
  • Affrontare e sfatare gli stereotipi più comuni

Materiale: Telefono cellulare o fotocamera per registrare le scenette; dettagli dei personaggi (2 coppie possono anche ricevere lo stesso personaggio).

Descrizione: Fase 1 – Introduzione: Si divide il gruppo in coppie. Non viene loro comunicato lo scopo dell’esercizio, solo che improvviseranno su un certo personaggio. Nei passaggi successivi, riceveranno informazioni sul carattere del personaggio, che subirà un drastico cambiamento nel Corso dell’esercizio.

Fase 2: Tutti i partecipanti escono dalla stanza, senza alcuna istruzione precisa. Una per una, le coppie entrano nella stanza e ricevono le prime informazioni sulla loro caratteristica di personaggio, che dovrebbe rispecchiare un certo stereotipo. Le coppie si incontrano spontaneamente nei rispettivi ruoli e improvvisano una scena. Potrebbero ricevere un’ambientazione come un supermercato, una panchina in un parco, ecc. Passo dopo passo, ricevono ulteriori informazioni che cambieranno drasticamente i personaggi. Un modo per farlo sarebbe quello di dare a una coppia una pila di carte con le informazioni sul loro personaggio e dire loro che possono leggere solo la carta in cima. Ogni volta viene dato loro il segnale dovranno voltare la carta successiva e incorporare le nuove informazioni nella scena in corso. L’intera scena è filmata dall’inizio. Dopo che la scena è stata fatta, la coppia può unirsi al pubblico.

Fase 3: Si torna e si guarda il video

Fase 4 – Riflessione: I partecipanti devono capire di aver interpretato uno stereotipo, ma che maggiori informazioni sul loro carattere producono una visione molto più elaborata e più profonda degli altri. Riflettere su come cambia la nostra percezione degli altri quando riceviamo maggiori informazioni su di loro: c’è sempre di più di quello che si vede a prima vista. Domande i potrebbero essere: ti aspettavi queste nuove informazioni sul tuo personaggio? Ti aspettavi lo sviluppo del tuo personaggio? Com’era il carattere del tuo partner? Come vi sentireste ad essere la persona che avevate nella vita vera? Hai adottato lo stereotipo consapevolmente o inconsapevolmente, supponendo di sapere cosa ci si aspettava da te? Ti sembra giusto? Perché? Ti senti una persona libera o ti lascio guidare su pensieri e punti di vista predefiniti?

Indovina lo Stereotipo

Durata stimata: 30-60 min

Numero approx. di partecipanti: 1-20 partecipanti

Obiettivi formativi:

  • Identificare e combattere gli stereotipi di genere

Materiale: Computer o qualsiasi dispositivo con connessione internet, su cui cercare i video

Descrizione: Fase 0: Fase preparatoria. Trova minimo 2 video sulle usanze artistiche tradizionali e/o sulle danze popolari locali, o le più famose danze tradizinali in giro per il mondo, dove sia presente uno stereotipo di genere (ad es. che a condurre debba essere sempre l’uomo). Cerca altro materiale video, ad esempio un tutorial per imparare queste danze.

Fase 1 – Introduzione: Fornisci una definizione di stereotipo, fornendo degli esempi.

Fase 2: Mostra i 3 videos (vedi il link alla danza bulgara sotto, con le diverse horos, file di ballerini). Chiedi ai partecipanti di identificari gli stereotipi comuni a tutti i video.

(se in presenza)

Fase 3: Il facilitatore insegna alcuni passi di danza (in Bulgaria è il caso della danza pravo horo nella regione della Tracia) ad esempio attraverso un video tutorial condiviso con i partecipanti. Dopodichè i partecipanti ballano e si turnato nel ruolo di chi porta e di chi segue.

Mentre i partecipanti ballano, cambia le posizioni di proposito.

(se online)

Fase 3: Il facilitatore mostra un video su una danza/pratica artistica (vedi l’esempio bulgaro sotto) dove il ruolo di chi porta e chi segue è invertito, discuti il fatto che ovviamente ai fini della danza non è importante sapere qual è il genere che conduce.


Fase 4 – Riflessione: Discuti se ha senso che questi stereotipi siano ancora validi oggi e che cosa possono significare a livello più ampio (es. a livello di società).

Lo stereotipo alla Fase 2 è che di solito è l’uomo a portare nella danza horo bulgara.

Il facilitatore può scegliere altri tipi di danza per mostrare lo stesso stereotipo.

Fase 2:

Esempi di danze popolari bulgare:

Fase 3 (facoltativa):

Fase 3 (online):

Esempi di Flamenco:

Altri esempi:

Differenze di Flamenco

Durata stimata: 60 min

Numero approx. di partecipanti: Minimo 5 partecipanti – nessun numero massimo

Obiettivi formativi:

  • Sensibilizzare al tema dell’uguaglianza
  • Comprendere che le professioni e le occupazioni non sono soggette a restrizioni di genere
  • Riflettere sulla percezione precostituita e stereotipata di una persona o di una professione

Materiale: PC, o tablet; Proiettore, e schermo grande; Piattaforma di scrittura online (Padlet, conceptboard); Internet

Descrizione: Fase 1 – Introduzione: Questa attività sarà svolta tramite Skype o Zoom.

Innanzitutto, prima di guardare i video, i partecipanti devono pensare individualmente ai vestiti che indossa una donna mentre balla il flamenco, seguiti dai vestiti che indossa un uomo mentre balla il flamenco.

Fase 2: Successivamente, scriveranno nel pannello di scrittura online come se li immaginano e a quali attributi li collegano.

Fase 3: I partecipanti guarderanno 2-3 video (un video ritrae i tipici abiti di un uomo e una donna che ballano il flamenco, nell’altro video c’è un uomo che balla in gonna e scialle, e la donna che balla in pantaloni).

Dopo aver guardato tutti i video, condividono ciò che avevano scritto nel panel online e ciò che hanno visto nei video.

Fase 4 – Riflessione: Vengono condivise le sensazioni vissute durante l’attività.

Insieme potete avere un dibattito.

Possibili domande:

  • “Cosa ne pensi di entrambe le rappresentazioni?”
  • “Pensi che abbiamo pregiudizi prima di vedere o incontrare persone?”
  • “Perché pensi di avere in mente una certa immagine dei ballerini?”

Questa attività può essere svolta con danze diverse dal flamenco, a seconda del contesto nazionale.

Video di esempio:

Mettiti nei panni degli altri

Durata stimata: 120 min

Numero approx. di partecipanti: 8-10 partecipanti

Obiettivi formativi:

  • Migliorare le interazioni all’interno del gruppo
  • Migliorare la comprensione degli stereotipi
  • Conoscere la teoria della giustizia riparativa

Materiale: Smartphones

Descrizione: Fase 1 – Introduzione: un’attività per guidare i partecipanti a comprendere la complessità della vita degli altri e per smontare gli stereotipi che di solito determinano il modo in cui ci approcciamo alle persone. Il facilitatore dovrebbe fornire una piccola panoramica della giustizia riparativa, e soprattutto sull’importanza di dialogare e comprendere meglio il punto di vista degli altri. (10 minuti)

Fase 2: PRIMA PARTE (totale 60 min)

I partecipanti sono divisi in coppie e viene loro assegnato un argomento, in modo da avere una guida nello sviluppo dell’attività. Es: “Una volta ho avuto un problema a scuola/lavoro quando…” (si suggerisce di indicare un tema che probabilmente tutti i partecipanti hanno sperimentato). I partecipanti pensano a un episodio in particolare (5min) e lo raccontano al partner (20min)

Fase 3: SECONDA PARTE (tot 60 min)

I partecipanti devono mettere in scena, attraverso un breve sketch, i ricordi narrati dagli altri partecipanti. Hanno tempo per prepararlo (20min) e poi recitarlo (tot 40 min). Successivamente, il gruppo discute sui problemi emersi (35min). Un partecipante può scattare video e foto durante la performance.

Fase 4 – Riflessione: Come ti sei sentito nel mettere in scena i ricordi dell’altra persona? Quali sono gli argomenti legati agli stereotipi che hai incontrato? Genere, religione,…? Come ti sei sentito a riguardo? Hai mai pensato a questi problemi prima?

Tutti sullo stesso treno

Durata stimata: 90 min

Numero approx. di partecipanti: Min 5 – max 15 – 20 max

Obiettivi formativi:

  • Introduzione al pregiudizio e ai limiti della tolleranza
  • Introduzione alle immagini e agli stereotipi sulle minoranze
  • Sfidare gli stereotipi e le convinzioni dei partecipanti sugli altri e sulle minoranze ed esplorare le immagini e le associazioni evocate dai ritratti.
  • Riflettere sulle diverse percezioni che i partecipanti hanno delle minoranze.
  • Rendere i partecipanti consapevoli dei limiti della tolleranza.
  • Confrontarsi con i valori e gli stereotipi dei partecipanti.

Materiale: Pallone di lana; Copie della scheda di attività, una per ogni partecipante (vedi allegati); Una matita per ogni partecipante; Musica

Descrizione: Fase 1 – Introduzione, ” Gomitolo di lana” (un breve rompighiaccio per iniziare, può essere facoltativo):

  • Formare un cerchio con tutti i partecipanti
  • Inizia il facilitatore, che ha in mano il gomitolo di lana.
  • Si presenta al gruppo dicendo il proprio nome e uno stereotipo che conosce.
  • Dopo aver terminato la presentazione, il partecipante lancia il gomitolo a un’altra persona del cerchio che a sua volta si presenta.
  • Una volta che tutti i partecipanti si sono presentati, si crea una ragnatela.
  • Al gruppo viene chiesto di riportare la ragnatela alla palla di partenza. Devono sciogliere il nodo.
  • I partecipanti dovranno poi proporre soluzioni e decidere insieme come farlo.

Fase 1 per l’attività “tutti sullo stesso treno”: Dare una copia della scheda di attività a ogni persona. Si noti che l’elenco può essere adattato nel modo desiderato dal facilitatore.

Descrivete brevemente lo scenario e chiedete ai partecipanti di leggere i ritratti dei passeggeri del treno.

Chiedete a ciascuno di scegliere individualmente

  • tre persone con cui vorrebbero viaggiare,
  • le tre con cui non vorrebbero viaggiare.

Fase 2: Una volta che tutti hanno fatto la loro scelta, chiedete loro di dividersi in gruppi di 4 persone.

  • In gruppo devono confrontare le rispettive scelte individuali e le relative motivazioni, cercando le somiglianze.
  • Poi, il gruppo deve concordare un elenco comune: i 3 con cui vorrebbero viaggiare di meno e i 3 con cui vorrebbero viaggiare di più, attraverso un consenso.

Hanno circa 10 minuti per concordare un elenco.

Fase 3:

Poi chiedete a ogni gruppo di immaginare 2 storie/scenari facendo un gioco di ruolo che presenteranno all’intero gruppo – questa parte non dovrebbe richiedere di più

  • Primo scenario: come sarebbe il treno se doveste viaggiare con la persona che non avete scelto?
  • Secondo scenario: come sarebbe il treno se doveste viaggiare con la persona che avete scelto?

Il facilitatore può guidare i gruppi chiedendo ai ragazzi di interpretare di proposito scenari opposti, ad esempio mostrando il miglior risultato possibile delle persone con cui non si vorrebbe condividere lo scompartimento.

Hanno 10 minuti per preparare gli scenari

Fase 4: In plenaria, chiedete a ogni gruppo di presentare il proprio scenario al gruppo con l’aiuto di un supporto/materiale se non vogliono fare un gioco di ruolo: ad esempio un video.

La narrazione deve durare al massimo 5 minuti. Nelle storie dobbiamo identificare le ragioni delle loro scelte, gli stereotipi che identificano.

Quando un gruppo termina uno scenario, chiedete all’intero gruppo:

  • Quale personaggio avete identificato?
  • Quali stereotipi?

Fase 5 – quando tutti hanno mostrato i loro scenari e tornano in plenaria, parte di riflessione:

  • Quanto sono realistiche le situazioni presentate?
  • Qualcuno dei membri del gruppo ha vissuto una situazione simile?
  • Quali sono stati i principali fattori determinanti per le vostre decisioni individuali?
  • Perché avete rappresentato questa persona in questo modo? Da dove nasce questa idea?
  • Che cosa è stato più difficile? Quali fattori vi hanno impedito di raggiungere un consenso?
  • Quali stereotipi trasmette la lista dei passeggeri? Sono stereotipi o sono frutto della vostra mente e della vostra immaginazione? Da dove vengono queste immagini?
  • Come vi sentireste se nessuno volesse condividere il vostro scompartimento?

In seguito, l’obiettivo è quello di introdurre il concetto di stereotipi e pregiudizi all’intero gruppo. La facilitazione deve spiegare e definire i termini.

Considerate che l’elenco incluso è molto lungo e, di conseguenza, sarà molto difficile per i gruppi accordarsi su una scelta comune. Pertanto, potrebbe essere necessario dedicare più tempo al lavoro individuale e di gruppo.

Se lo desiderate, potete ridurre l’elenco a 10-14 passeggeri e adattarlo alla situazione locale o nazionale del gruppo. È molto importante che l’elenco includa i ritratti dei rappresentanti delle minoranze conosciute dai membri del gruppo, così come delle minoranze “invisibili”, come gli omosessuali disabili, i sieropositivi, ecc.

In molti casi, i gruppi non arriveranno a un elenco comune. Non insistete su questo aspetto dell’attività, perché potrebbe portare a un consenso. Anzi, è interessante anche considerare il perché. È importante che tutti rispettino le opinioni degli altri e che nessuno giudichi nessuno per il suo punto di vista. Se alcune scelte sembrano discutibili, è meglio discuterne le ragioni, piuttosto che mettere in discussione una decisione personale. In effetti, sia voi che i partecipanti vi troverete in una situazione difficile: È molto facile trasformare questa sessione in un processo! Per questo motivo è necessario fare attenzione a non far ruotare la discussione intorno alla domanda “Chi ha meno pregiudizi?”, ma assicurarsi di lavorare sul fatto che tutti abbiamo pregiudizi e stereotipi.

È anche importante discutere ed esplorare il fatto che la descrizione dei passeggeri è molto breve e che sappiamo poco della loro personalità o del loro background. Ma non è forse questo il modo in cui reagiamo di solito sui giornali e in televisione, nelle conversazioni o quando le persone si incontrano per la prima volta?

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